Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte
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L’archivio Pascoli e la sua storia

L'archivio di Giovanni Pascoli a Castelvecchio

Il ruolo di Maria Pascoli nella salvaguardia e nell’ordinamento dell’archivio

Maria Pascoli, sopravvissuta a Giovanni per oltre un quarantennio, rimasta sola nella casa di Castelvecchio, si fece carico di salvaguardare e celebrare la figura e l’opera poetica del fratello. A tal fine fondamentali erano le carte lasciate dal poeta, che Maria conservò amorosamente, sovente intervenendo sul loro ordinamento (come dimostrato dalle fascette di condizionamento da lei realizzate).

Anche Lungo la vita di Giovanni Pascoli, la biografia del poeta scritta in gran parte da Maria, si basa essenzialmente sui documenti dell’archivio. Nella premessa, Augusto Vicinelli - curatore ed integratore delle memorie - sottolineò il ruolo di conservatrice, quando non di salvatrice, che Maria svolse nei confronti delle carte del fratello, talora anche andando contro la sua volontà: “ma quante carte Maria ha salvato contro il disinteresse e la volontà stessa del poeta, a cominciare dagli insostituibili esercizi e tentativi giovanili”. (Augusto Vicinelli, Premessa a Lungo la vita di Giovanni Pascoli).

Maria era riuscita a portare a Castelvecchio anche molte lettere di Giovanni all’altra sorella Ida. Scrive al proposito Clemente Mazzotta: “Maria stessa, (…) in qualche modo, riuscì ad accaparrarsi e a trasferire in Toscana gran parte delle lettere alla sorella riprodotte nelle sue memorie” (Catalogo delle carte di Ida Pascoli, in «Quaderno n° 2 degli studi di critica testuale», p. 6). Come è stato più volte notato, Maria volle dunque mantenere intatta la casa, e con essa l’archivio: “In vita Mariù mai aveva permesso che fosse rimosso uno scaffale, spostata una sedia dal luogo in cui si trovavano al momento della morte del fratello” (B. Sereni, Premessa a Omaggio di Barga a Giovanni e Maria Pascoli, Barga 1962). Non solo: pur non comprendendone appieno l’importanza, Maria produsse il proprio archivio, ancor oggi poco conosciuto, in realtà testimonianza sia della costruzione della memoria pascoliana sia della sua fortuna.



Il percorso "Giovanni Pascoli fotografo" è stata redatto da Emilio Capannelli nel gennaio 2014.

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Sul colle di Caprona

Documentario realizzato da Milvio Sainati in occasione del centenario della morte di Giovanni Pascoli (6 aprile 1912 - 6 aprile 2012)