Nello studio al secondo piano della Casa nei grandi armadi è custodita l’opera omnia di Giovanni Pascoli, ad essa si affiancano i volumi danteschi, le stampe antiche, alcune cinquecentine elegantemente rilegate, dizionari ed enciclopedie oltre a spartiti con poesie pascoliane musicate da autori celebri come: Mascagni, Leoncavallo, Zandonai e altri.
Nelle sale attigue allo studio si conservano gran parte dei libri indispensabili per il Pascoli per documentarsi sui diversissimi argomenti che voleva trattare. Si tratta di testi classici, di storia, religione, psicologia, e molti volumi dedicati allo studio delle lingue greca e latina, alle tradizioni popolari (Pascoli annotava su taccuini e biglietti espressioni dialettali romagnole e garfagnine) oltre a raccolte poetiche e romanzi, studi sull’ornitologia e sulla botanica, e perfino testi di archeologia.
Oltre alla biblioteca personale altri aiuti per i propri studi furono utilizzati dal Poeta: la Biblioteca Governativa di Lucca con l’ausilio dell’amico Gabriello Briganti, la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, il cui direttore Albano Sorbelli, amico del Poeta, è tuttora considerato uno dei massimi bibliotecari d’Italia e storico di grande rigore scientifico; nel 1909 Pascoli donò parte dei propri libri alla biblioteca bolognese e fece parte della Commissione direttiva della Biblioteca dalla morte del Carducci in poi. Un elenco dettagliato delle donazioni di Pascoli e poi della sorella Maria è descritto dal Sorbelli in L'Archiginnasio (IV, 1909; V, 1910; VI, 1911; VII, 1912; VIII, 1913).
Così, approfondire la conoscenza dei contenuti della Biblioteca di Castelvecchio ci consente di capire l’Uomo, il Poeta e i filoni culturali che hanno influenzato la sua considerevole produzione letteraria.
I volumi costituenti la Biblioteca di Casa Pascoli sono stati catalogati dalla Dott.ssa Maria Ghirlanda negli anni 1959/60, su indicazioni dell’allora Soprintendenza Bibliografica di Firenze.
I volumi sono stati sistemati nelle stanze e negli armadi seguendo un particolare ordine; fu redatto un inventario topografico, una schedatura seguendo le Regole Italiane del 1921 e le Regole Italiane del 1956. Il catalogo per autori è a fogli mobili su modello ideato nel 1882 da Aristide Staderini (utilizzato per la prima volta per la Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma). Per la collocazione dei volumi è stato usato un sistema topografico e cioè, es: VIII 1 A 1: il numero romano indica la stanza nella Casa del Poeta, il numero 1 l’armadio, la lettera dell’alfabeto lo scaffale interno a cui segue il numero di catena.
L’entità dei volumi comprende 343 volumi con datazione fino al 1830 e 8425 dal 1831 al 1970.
La catalogazione informatica effettuata dalla Dott.ssa Federica Fontana e dalla Dott.ssa Cristina De Ranieri, permette la massima divulgazione dei contenuti della biblioteca; in particolare si può capire quale rilievo hanno avuto i libri per il loro proprietario: nell’area note delle schede sono annotati se il volume è intonso, lo stato di usura, le annotazioni manoscritte al suo interno, vari segni che testimoniano la lettura, le dediche manoscritte e se il volume conserva al suo interno lettere, biglietti, ritagli di giornale etc.
La biblioteca fa parte della Rete Biblioteche e Archivi della Provincia di Lucca, il catalogo gradualmente verrà riversato nel Sistema Bibliografico Nazionale.
La catalogazione informatica è stata realizzata dalla Fondazione Giovanni Pascoli con i contributi della Regione Toscana e della Fondazione Banca del Monte di Lucca.